mercoledì 24 maggio 2017

Torcia Umana originale Jim Hammond Marvel comics


La Torcia Umana (Human Torch), il cui vero nome è Jim Hammond, è un personaggio dei fumetti, creato da Carl Burgos (testi e disegni), È apparso per la prima volta in Marvel Comics n. 1 (ottobre 1939). È stato uno dei tre supereroi di punta della Timely Comics, insieme a Captain America e Namor; fonte d'ispirazione per la creazione della Torcia Umana, è stato "riscoperto" dalla Marvel nel 1966.
La Torcia Umana è un androide creato dal professor Phineas T. Horton negli anni quaranta, in grado di infiammarsi, volare e lanciare proiettili infuocati.
Vestito per sei numeri dell'albo con un costume blu, poi diventato rosso, venne affiancato nelle sue avventure dal giovane Toro, un giovane con gli stessi poteri; divenne inoltre un ufficiale di polizia, col nome di Jim Hammond.
Particolarmente spettacolari erano i suoi duelli con un altro celebre super-umano dell'epoca, Namor il Sub Mariner, in uno dei primi crossover della storia.
Durante la seconda guerra mondiale i due hanno combattuto le forze del III Reich (in particolare sarà proprio la Torcia ad uccidere Adolf Hitler), fondando insieme a Capitan America e Bucky il gruppo degli Invasori, a cui si unirono in seguito anche Trottola, Teschio Fiammeggiante, Union Jack (Padre), Union Jack II (Figlio), Spitfire.
Terminata la seconda guerra mondiale, la Torcia si unì ad un altro gruppo, gli All-Winners Squad, insieme a Namor, Trottola, Miss America e ai successori di Capitan America e Bucky (Spirito del '76 e Fred Davis). Dopo alcune avventure, dei criminali riuscirono a spegnere le fiamme dell'androide e a seppellirne il corpo nel deserto del Mojave, dove rimase quattro anni prima di essere risvegliato da una esplosione nucleare. Quest'ultima, oltre che a riattivare i suoi poteri, li rese più potenti ma anche più instabili; così, poco tempo dopo avere liberato Toro, rapito dai Russi, tornò nel deserto e si disattivò raggiungendo il calore Nova



martedì 23 maggio 2017

Capitan America: Rinato Marvel comics


All'anniversario della morte di Cap, Sharon rivela a Sam di avere le prove che Steve non sia morto bensì congelato nel tempo da un dispositivo che il Dottor Destino ha costruito per Teschio Rosso. Contattati Hank Pym e Reed Richards, scoprono che per far tornare Cap nel presente è necessario recuperare dai laboratori H.A.M.M.E.R. il dispositivo temporale di Destino, motivo per cui vi si infiltrano affrontando gli Oscuri Vendicatori e i Thunderbolts, riuscendo infine a recuperare Capitan America dalla sua prigione temporale.
Falcon torna dunque a collaborare sia con l'originale Capitan America sia col nuovo, prendendo anche parte alla guerra tra Vendicatori e X-Men] e ottenendo, in seguito, un posto nella formazione estesa del gruppo. Quando il siero del supersoldato viene drenato dal corpo di Steve portandolo a invecchiare rapidamente, Sam viene nominato ufficialmente suo successore nei panni di Capitan America. In questi panni affronta, insieme al figliastro di Steve Rogers Nomad e di Misty Knight, la nuova incarnazione dell'Hydra, comandata dal Barone Zemo e che vede tra i propri ranghi anche Sin, Crossbones, Viper, Batroc e altri, sventando i loro piani di sterilizzare un terzo della popolazione tramite un virus derivato dal sangue di un ragazzo. Wilson si unisce anche ai Potenti Vendicatori di Luke Cage partecipando a varie missioni.


Thundra Marvel comics


Thundra è un personaggio dei fumetti creato da Roy Thomas e Gerry Conway (testi), John Buscema (disegni), pubblicato dalla Marvel Comics. La sua prima apparizione avviene in Fantastic Four (Vol. 1) n. 129, (dicembre 1972). (Il personaggio venne originariamente creato da Stan Lee e John Romita per una storia che venne pubblicata su Savage Tales n. 1 del 1971. In seguito Roy Thomas recuperò il personaggio e lo introdusse nella continuity Marvel ufficiale.)


venerdì 12 maggio 2017

Ave, Caesar, morituri te salutant! Busto Gladiatore Murmillo Foxwood Figures 1:9









Oggi all’ora quinta diurna delle none di maius, mi reco a vedere i giochi all’anfiteatro della mia città, Nola. Devo attraversarla a piedi da solem orientem a solem occidentem, passo tra i vici colmi di umanità, tutte le botteghe sono aperte gli artigiani lavorano nonostante il giorno di festa e le taberne diffondono gli odori dei cibi appena preparati. Finalmente giungo nei pressi delle mura una moltitudine si accalca presso i fornici d’ingresso dell’arena io ho già in mano la tessera d’osso con indicato il mio posto a sedere, le botteghe ambulanti riempiono l’aria di urla per descrivere la propria mercanzia facendo a gara con gli odori del cibo che la impregnano; da un bottegaio prendo un po’ di pane e formaggio e lo consumo mentre attendo il mio turno per entrare, dall’arena giungono le urla degli spettatori già sugli spalti probabilmente lo spettacolo è già iniziato con qualche condanna o con le venaziones, tra un’ora lo spettacolo più atteso avrà inizio quando i gladiatori scenderanno nell’arena accompagnati dalle note dei musici e dalle urla della folla urla che giungeranno al culmine dopo che i combattenti in linea davanti al palco dello sponsor nell’assordante silenzio generale alzando l’arma al cielo grideranno: Ave, Caesar, morituri te salutant! E allora in quel momento tutto avrà inizio oppure fine come vorrà la volontà degli dei……