mercoledì 26 novembre 2014

Gladiatores.... Dimachaerus




Il Dimachaerus combatteva con due pugnali o spade e portava una protezione del corpo, fasciature sul braccio ove teneva il pugnale e nelle gambe, talvolta anche schinieri, ma nessun elmo. Il resto del suo equipaggiamento come la sua stessa esistenza non sono certe, dato che è riportato solamente su due iscrizioni. Le miniature raffigurano l'epilogo di un combattimento tra due appartenenti a questa classe gladiatoiria, conclusasi con la sconfitta per una ferita all'addome di quello a terra, in quei tempi una ferita del genere comportava quasi sempre la morte vista l'assenza di antibiotici per combattere le infezioni.

Gladiatores....Trace



Il Trace (latino: Thrax) era una delle tipologie di gladiatore presenti nell'antica Roma e che si rifaceva ai guerrieri della Tracia. Dal fisico leggero e agile, era protetto da uno scudo rettangolare portato al braccio sinistro, fasce di cuoio o un braccio armato alla destra, schinieri che arrivavano al di sopra del ginocchio, e un elmo decorato solitamente con un grifone. Era armato con una spada ricurva (sica supina) molto caratteristica, utilizzata infatti per colpire l'avversario alle spalle o al collo con un fendente dall'alto. La miniatura scolpita da Spidey63 e da me dipinta raffigura il Gladiatore nell'atto del saluto all'Imperatore o comunque all'editor dei giochi, anche se sembra sia storicamente inesatto,  è romantico pensare ai combattenti che all'inizio del combattimento salutano con la frase:" Ave Cesar morituri te salutant!"

sabato 22 novembre 2014

Il Gladiatore: Massimo Decimo Meridio


"Mi chiamo Massimo Decimo Meridio, comandante dell'esercito del Nord, generale delle legioni Felix, servo leale dell'unico vero imperatore Marco Aurelio. Padre di un figlio assassinato, marito di una moglie uccisa... e avrò la mia vendetta... in questa vita o nell'altra."

Con queste parole si presenta nell'arena all'imperatore Commodo Il Gladiatore (Russell Crowe) nel film omonimo del 2000 diretto da Ridley Scott, interpretato da Russell Crowe, Joaquin Phoenix, Connie Nielsen, Richard Harris, Oliver Reed e Tomas Arana. Crowe interpreta il fedele generale Maximus (italianizzato in "Massimo"), che viene tradito quando Commodo, l'ambizioso figlio dell'imperatore, assassina il padre e s'impossessa del trono. Ridotto in schiavitù, Massimo ricompare nell'arena tra le file dei gladiatori per vendicare l'assassinio della sua famiglia e del suo imperatore.La pellicola uscì nelle sale cinematografiche il 5 maggio 2000 negli USA, il 12 maggio nel Regno Unito e il 19 maggio in Italia[1]; il film ha ottenuto un grosso successo al botteghino, ricevendo recensioni generalmente positive e risultando vincitore di cinque Premi Oscar e di molti altri riconoscimenti. (Il personaggio di Massimo Decimo Meridio è inventato e non ha alcuna rispondenza apersone realmente esistite)


Qui voglio presentare alcune miniature in 54 mm raffiguranti Massimo come appare in diverse parti del film, la prima appiedata è una scultura del bravissimo artista spagnolo Raul Garcia Latorre per la sua ditta Latorre Models uscita poco dopo il film che io ho dipinto e ambientato aggiungendo anche il lupo ai suoi piedi.


La seconda è una elaborazione della prima scultura a cui o ricostruito le gambe e il mantello adattandole al cavallo, quest'ultimo proveniene da un kit dell'azienda italiana Soldiers (kit dedicato ad un ausiliario della cavalleria romana del I-II sec d.C.)


La terza e ultima miniatura raffigura Massimo nelle vesti di Gladiatore, questa è una scultura di Spidey63 da me ambientata e dipinta




venerdì 21 novembre 2014

Gladiatores....Ma quanto sono grandi?

Molti mi chiedono le dimensioni dei miei gladiatori e quando dico che vanno dai 54 ai 75 millimetri molti sono increduli ecco una foto che conferma le mie parole e fuga ogni dubbio, la gladiatrice un pezzo della ditta Pagaso è un 54mm come conferma il metro....

Altri come l'amico Franco mi chiedono una foto d'insieme dei gradiatori da me fatti, mi riprometto di farne una migliore questa e per accontentare i curiosi e contiene la "quasi" totalità dei miei gladiatori ma ovviamente la raccolta è in continua espansione. ( le due foto ritraggono le stesse miniature)



martedì 18 novembre 2014

Gladiatores....Reziario

Il Reziario (lat. retiarius, pl. retiarii, letteralmente "l'uomo con la rete" o "il combattente con la rete"), era una delle classi gladiatorie dell'antica Roma; combatteva con un equipaggiamento simile a quello utilizzato dai pescatori, una rete munita di pesi per avvolgere l'avversario, un tridente (la fuscina) ed un pugnale (il pugio). Lottava con un'armatura leggera, proteggendosi il braccio con una lorica manica e la spalla con un parabraccio (il galerus) e indossava un indumento di lino (il subligaculum), un sospensorio fissato alla vita mediante un ampio cinturone (il balteus). Non portava alcuna protezione alla testa, né calzature.

Gladiatores....Trace (Numida)

Il Trace (latino: Thrax) era una delle tipologie di gladiatore presenti nell'antica Roma e che si rifaceva ai guerrieri della Tracia. Dal fisico leggero e agile, era protetto da uno scudo rettangolare portato al braccio sinistro, fasce di cuoio o un braccio armato alla destra, schinieri che arrivavano al di sopra del ginocchio, e un elmo decorato solitamente con un grifone. Era armato con una spada ricurva (sica supina) molto caratteristica, utilizzata infatti per colpire l'avversario alle spalle o al collo con un fendente dall'alto. La figura Rappresentata nella miniatura è una libera interpretazione della classe gladiatoria.

Gladiatores....Gallo

L'equipaggiamento del gladiatore che combatteva sotto il nome di gallo è ancora poco conosciuto. Si sa comunque come fossero equipaggiati i guerrieri galli, solo che l'equipaggiamento di questi gladiatori potrebbe avere avuto poco a che vedere con quello dei combattenti galli. La miniatura raffigurata vista la premessa appena fatta è una libera interpretazione della classe gladiatoria.

lunedì 17 novembre 2014

Gladiatores....Secutor


Il Secutor (l'inseguitore) era un mirmillone specializzato nel combattimento contro il reziario. Per non offrire alcun punto d'aggancio alla rete lanciata dal suo avversario, indossava un elmo ovale dotato di piccolissime fessure oculari. Questa restrizione della vista lo proteggeva dal fatto che il reziario potesse cavargli gli occhi. Le sue armi erano una spada corta e dritta (il gladius) come pure un grosso scudo rettangolare (lo scutum). Una volta che fosse rimasto intrappolato nella rete del reziario, non c'era per lui quasi più scampo. Se al contrario il reziario avesse perso la sua rete, poteva difendersi dal secutor solo con l'aiuto del suo tridente. Nell'altra mano il reziario brandiva allora il suo pugnale.

domenica 16 novembre 2014

Gladiatores....La rivolta di Spartaco, Rex Gladiatorum.


La terza guerra servile, anche nota come rivolta o guerra di Spartaco, fu una guerra combattuta tra la Repubblica romana e un esercito di schiavi ribelli tra il 73 e il 71 a.C. in Italia; la guerra terminò con la vittoria dell'esercito romano, comandato da Marco Licinio Crasso. Si trattò della terza e ultima delle guerre servili, una serie di ribellioni di schiavi contro la Repubblica romana, condotte in tempi diversi senza alcun legame tra loro e tutte destinate a risolversi in un insuccesso; a differenza delle precedenti, però, nella terza guerra servile le bande di schiavi ribelli, rapidamente ingrossatesi, misero effettivamente in pericolo il controllo romano sull'Italia. Anche dopo la fine della guerra, infatti, il ricordo dello scontro continuò a condizionare almeno in parte la politica romana degli anni seguenti.
(wikipedia)


Spartaco (Tracia, 109 a.C. circa – Lucania, 71 a.C.) è stato un gladiatore trace che capeggiò una rivolta di schiavi, la più impegnativa delle guerre servili che Roma dovette affrontare: viene per questo motivo soprannominato "lo schiavo che sfidò l'impero".Si sa poco di preciso sulla sua giovinezza: è comunque certo che nacque in Tracia da una famiglia di pastori appartenente alla tribù dei Maedi; intraprese la professione del padre, ma ridotto in miseria accettò di entrare nell'esercito romano, con cui combatté in Macedonia col grado di milite ausiliario. La dura disciplina cui era obbligato e i numerosi episodi di razzismo che dovette subire all'interno della milizia lo convinsero a disertare e a scappare. In verità c'è anche chi afferma che fosse figlio di un proprietario terriero campano che ottenne la cittadinanza subito dopo la conclusione della guerra italica; le informazioni relative erano contenute nel Tabularium voluto da Lucio Cornelio Silla, ma andarono perse prima che cominciasse la rivolta. Catturato, fu giudicato disertore e condannato, secondo la legge militare romana, alla riduzione in schiavitù. In seguito, intorno al 75 a.C., fu destinato a fare il gladiatore; Spartaco, infatti, venne venduto a Lentulo Batiato, un lanista che possedeva una scuola di gladiatori a Capua. Spartaco fu obbligato a combattere all'interno dell'anfiteatro campano contro belve feroci e contro altri gladiatori com'era in uso a quel tempo per divertire popolo e aristocrazia.Spartaco, esasperato dalle inumane condizioni che Lentulo riservava a lui e agli altri gladiatori in suo possesso, decise di ribellarsi a questo stato di cose e nel 73 a.C. scappò dall'Anfiteatro capuano in cui era confinato; altri 70 gladiatori lo seguirono fino al Vesuvio, prima tappa della rivolta spartachista. Sulla strada che portava alla montagna i ribelli si scontrarono con un drappello di soldati della locale guarnigione, che gli erano stati mandati incontro per contrastarli e catturarli. La vittoria però arrise a Spartaco e ai suoi, benché armati di soli attrezzi agricoli e di coltelli e spiedi di cui si erano impossessati nella caserma e nella mensa della scuola gladiatoria, ed ebbero così modo di armarsi con le armi da guerra dei soldati romani caduti. Spartaco fu eletto a capo dei ribelli insieme ai galli Enomao e Crixus (detto anche Crisso o Crixio) e si rifugiarono ai piedi del vulcano per riorganizzarsi, aumentare le proprie forze accogliendo altri schiavi fuggiaschi e addestrandoli, e diventando Rex Gladiatorum gudando in giro per il meridione d'Italia un esercito di migliaia di uomini in saccheggi e stragi, fino alla morte avvenuta nella battaglia di Caposele contro le legioni romane guidate da Crasso.

sabato 15 novembre 2014

Gladiatores....Mirmillone


Il Mirmillone (in latino: murmillo, myrmillo o mirmillo) era una delle categorie gladiatorie che si esibivano negli anfiteatri in epoca romana. Per peso, equipaggiamento e stile di lotta, questa classe di combattenti potrebbe entrare a buon merito nella cerchia dei "carri armati" della gladiatura.
Nella categoria dei mirmilloni venivano infatti arruolati i lottatori dal fisico più possente. Sul capo i mirmilloni portavano un grosso elmo che copriva interamente il volto, decorato con figure marine, dovute alla simbologia mitologica a cui ogni classe gladiatoria era legata. Erano poi equipaggiati con un largo, pesante scudo rettangolare ricurvo (lo scutum, simile ad una a tegola), molto simile a quello in dotazione alla fanteria romana; questo scudo schermava l'intero corpo, ad eccezione del volto e delle gambe, queste ultime protette da un solo schiniere (ocrea). Portava, come unica arma d'attacco una corta spada, il gladio.Durante la lotta, il mirmillone si teneva al riparo dietro il vasto scudo, esponendo solo volto e gambe, a loro volta corazzate, scostando lo scudo solo per brevi attacchi con il gladio. Da questo punto di vista il mirmillone era per l'avversario una fortezza inespugnabile, di fronte; l'unica possibilità, per il suo nemico, spesso il più agile trace, era trovare il modo di attaccarlo lateralmente, dove era vulnerabile, facendo affidamento sulla relativa lentezza del mirmillone.

giovedì 13 novembre 2014

Gladiatores....Secutor


Il Secutor (l'inseguitore) era un mirmillone specializzato nel combattimento contro il reziario. Per non offrire alcun punto d'aggancio alla rete lanciata dal suo avversario, indossava un elmo ovale dotato di piccolissime fessure oculari. Questa restrizione della vista lo proteggeva dal fatto che il reziario potesse cavargli gli occhi. Le sue armi erano una spada corta e dritta (il gladius) come pure un grosso scudo rettangolare (lo scutum). Una volta che fosse rimasto intrappolato nella rete del reziario, non c'era per lui quasi più scampo. Se al contrario il reziario avesse perso la sua rete, poteva difendersi dal secutor solo con l'aiuto del suo tridente. Nell'altra mano il reziario brandiva allora il suo pugnale.

Gladiatores....Mirmillone


Il Mirmillone (in latino: murmillo, myrmillo o mirmillo) era una delle categorie gladiatorie che si esibivano negli anfiteatri in epoca romana. Per peso, equipaggiamento e stile di lotta, questa classe di combattenti potrebbe entrare a buon merito nella cerchia dei "carri armati" della gladiatura.
Nella categoria dei mirmilloni venivano infatti arruolati i lottatori dal fisico più possente. Sul capo i mirmilloni portavano un grosso elmo che copriva interamente il volto, decorato con figure marine, dovute alla simbologia mitologica a cui ogni classe gladiatoria era legata. Erano poi equipaggiati con un largo, pesante scudo rettangolare ricurvo (lo scutum, simile ad una a tegola), molto simile a quello in dotazione alla fanteria romana; questo scudo schermava l'intero corpo, ad eccezione del volto e delle gambe, queste ultime protette da un solo schiniere (ocrea). Portava, come unica arma d'attacco una corta spada, il gladio.
Durante la lotta, il mirmillone si teneva al riparo dietro il vasto scudo, esponendo solo volto e gambe, a loro volta corazzate, scostando lo scudo solo per brevi attacchi con il gladio. Da questo punto di vista il mirmillone era per l'avversario una fortezza inespugnabile, di fronte; l'unica possibilità, per il suo nemico, spesso il più agile trace, era trovare il modo di attaccarlo lateralmente, dove era vulnerabile, facendo affidamento sulla relativa lentezza del mirmillone.

martedì 11 novembre 2014

Gladiatores....Trace


Il Trace (latino: Thrax) era una delle tipologie di gladiatore presenti nell'antica Roma e che si rifaceva ai guerrieri della Tracia. Dal fisico leggero e agile, era protetto da uno scudo rettangolare portato al braccio sinistro, fasce di cuoio o un braccio armato alla destra, schinieri che arrivavano al di sopra del ginocchio, e un elmo decorato solitamente con un grifone. Era armato con una spada ricurva (sica supina) molto caratteristica, utilizzata infatti per colpire l'avversario alle spalle o al collo con un fendente dall'alto.

lunedì 10 novembre 2014

Gladiatores.....Bestiarius e Venatores


 Il Bestiarius (pl. bestiarii) era, nell'antica Roma, colui che si presentava nell'arena contrapposto alle bestie feroci. Di solito con questo termine venivano indicate due diverse categorie di persone: la prima comprendeva i condannati a morte destinati ad essere sbranati dalle fiere, la seconda includeva uomini liberi che, divenuti auctorati,le affrontavano volontariamente per ricavarne denaro oppure gloria ed ammirazione. Questi ultimi vengono, a volte, chiamati erroneamente gladiatori, ma a quel tempo con questo appellativo si indicavano solo coloro che combattevano contro altri uomini. Il termine usuale per indicare coloro che partecipavano alle cacce nell'arena è Venatores.
(La miniatura in foto è un Venatores che con l'arco caccia gli animali nell'arena)

domenica 9 novembre 2014

Gladiatores....Scissor


Lo Scissor (pl. scissores, letteralmente: colui che taglia),questo raro tipo di gladiatore poteva anche presentarsi come avversario del reziario. Indossava, esattamente come il secutor, un elmo ovale con feritoie oculari, teneva nella mano destra una spada corta e dritta, il gladius, mentre il braccio destro era protetto da una manica. La cosa particolare dello scissor era che non disponeva dello scudo (scutum), ma che sul braccio sinistro indossava un tubo a forma di tronco di cono, che ricopriva l'intero avambraccio. All'estremità di questo tubo c'era un fusto corto da cui spuntava una lama a forma di mezzaluna. Con un'arma di questo tipo poteva stracciare la rete del reziario o parare i colpi del suo tridente. Analogamente, con un colpo tagliente poteva quasi squarciare il proprio avversario. Dato che non poteva proteggere il proprio corpo con uno scudo, indossava una lorica hamata o una lorica squamata che in alcuni casi scendevano fin oltre il ginocchio.

Gladiatores....Trace


 Il Trace (latino: Thrax) era una delle tipologie di gladiatore presenti nell'antica Roma e che si rifaceva ai guerrieri della Tracia. Dal fisico leggero e agile, era protetto da uno scudo rettangolare portato al braccio sinistro, fasce di cuoio o un braccio armato alla destra, schinieri che arrivavano al di sopra del ginocchio, e un elmo decorato solitamente con un grifone. Era armato con una spada ricurva (sica supina) molto caratteristica, utilizzata infatti per colpire l'avversario alle spalle o al collo con un fendente dall'alto.

Gladiatores....Secutor



Il Secutor (l'inseguitore) era un mirmillone specializzato nel combattimento contro il reziario. Per non offrire alcun punto d'aggancio alla rete lanciata dal suo avversario, indossava un elmo ovale dotato di piccolissime fessure oculari. Questa restrizione della vista lo proteggeva dal fatto che il reziario potesse cavargli gli occhi. Le sue armi erano una spada corta e dritta (il gladius) come pure un grosso scudo rettangolare (lo scutum). Una volta che fosse rimasto intrappolato nella rete del reziario, non c'era per lui quasi più scampo. Se al contrario il reziario avesse perso la sua rete, poteva difendersi dal secutor solo con l'aiuto del suo tridente. Nell'altra mano il reziario brandiva allora il suo pugnale.

Gladiatores....Gladiatrice


Anche le donne  hanno combattuto nell'arena non appena si cominciarono a diffondere i combattimenti. Con quale equipaggiamento combattessero è rappresentato solo per immagini su di un bassorilievo di Alicarnasso (a Bodrum, in Turchia). Potrebbero aver combattuto secondo una qualsiasi delle classi gladiatorie, ma entrambe le gladiatrices rappresentate indossavano un equipaggiamento da provocator.
(nella miniatura della foto, soggetto raffigurato è armato con elmo, scudo ovale, falcata schiniere alla gamba sinistra manica al braccio destro e pteruges.

Gladiatores....Mirmillone


Il Mirmillone (in latino: murmillo, myrmillo o mirmillo) era una delle categorie gladiatorie che si esibivano negli anfiteatri in epoca romana. Per peso, equipaggiamento e stile di lotta, questa classe di combattenti potrebbe entrare a buon merito nella cerchia dei "carri armati" della gladiatura.
Nella categoria dei mirmilloni venivano infatti arruolati i lottatori dal fisico più possente. Sul capo i mirmilloni portavano un grosso elmo che copriva interamente il volto, decorato con figure marine, dovute alla simbologia mitologica a cui ogni classe gladiatoria era legata. Erano poi equipaggiati con un largo, pesante scudo rettangolare ricurvo (lo scutum, simile ad una a tegola), molto simile a quello in dotazione alla fanteria romana; questo scudo schermava l'intero corpo, ad eccezione del volto e delle gambe, queste ultime protette da un solo schiniere (ocrea). Portava, come unica arma d'attacco una corta spada, il gladio. Durante la lotta, il mirmillone si teneva al riparo dietro il vasto scudo, esponendo solo volto e gambe, a loro volta corazzate, scostando lo scudo solo per brevi attacchi con il gladio. Da questo punto di vista il mirmillone era per l'avversario una fortezza inespugnabile, di fronte; l'unica possibilità, per il suo nemico, spesso il più agile trace, era trovare il modo di attaccarlo lateralmente, dove era vulnerabile, facendo affidamento sulla relativa lentezza del mirmillone.

mercoledì 5 novembre 2014

Gladiatores.....Retiarius


Il Reziario (lat. retiarius, pl. retiarii, letteralmente "l'uomo con la rete" o "il combattente con la rete"), era una delle classi gladiatorie dell'antica Roma; combatteva con un equipaggiamento simile a quello utilizzato dai pescatori, una rete munita di pesi per avvolgere l'avversario, un tridente (la fuscina) ed un pugnale (il pugio). Lottava con un'armatura leggera, proteggendosi il braccio con una lorica manica e la spalla con un parabraccio (il galerus) e indossava un indumento di lino (il subligaculum), un sospensorio fissato alla vita mediante un ampio cinturone (il balteus). Non portava alcuna protezione alla testa, né calzature.

Gladiatores.....

Il Trace (latino: Thrax) era una delle tipologie di gladiatore presenti nell'antica Roma e che si rifaceva ai guerrieri della Tracia. Dal fisico leggero e agile, era protetto da uno scudo rettangolare portato al braccio sinistro, fasce di cuoio o un braccio armato alla destra, schinieri che arrivavano al di sopra del ginocchio, e un elmo decorato solitamente con un grifone. Era armato con una spada ricurva (sica supina) molto caratteristica, utilizzata infatti per colpire l'avversario alle spalle o al collo con un fendente dall'alto.
(per correttezza strorica bisogna dire che anche se il gladiatore raffigurato è un Trace a tutti gli effetti lo scudo che impugna è troppo grande per essere quello della sua categoria)